"Due sono le principali preoccupazioni, strettamente interconnesse: il mantenimento dei valori fondanti delle democrazie liberali e aumentare la competitività delle nostre economie di mercato". Proposte e timori delle 'confindustrie' dei Paesi del G7, in vista del vertice dei Capi di Stato di giugno in Puglia, sono sintetizzati nelle parole dalla presidente del B7 Emma Marcegaglia dal B7 Summit, l'evento centrale per percorso di confronto tra industria e Governi in coincidenza con il G7 in Italia.
Il documento delle imprese è stato consegnato da Emma Marcegaglia alla presidenza italiana, alla premier Giorgia Meloni. "I mercati aperti sono in pericolo". Una "moltitudine di sfide", "sfide immense", richiede "la nostra saggezza collettiva e un'azione concertata", "riteniamo che siano necessari due grandi patti: il primo tra i responsabili politici e le imprese; il secondo tra i governi del G7 per costruire una forte convergenza sulle politiche industriali in merito alle principali sfide", dice l'industriale dell'acciaio, past president di Confindustria. E' il messaggio del mondo dell'industria dei Paesi G7.
E' un documento di trentacinque pagine quello che le imprese propongono come stimolo e spunto di confronto ai Governi: il titolo, "leading the transitions togheter', richiama lo spirito dell'intero percorso del B7, che passa anche per diversi momenti di approfondimento su singoli temi legati ad alcune delle riunioni ministeriali, e con il B7 Summit di Roma come evento centrale, organizzato da Confindustria in parallelo con la presidenza italiana del G7. Deloitte è knowledge partner. "Rafforzare il peso economico del G7 attraverso la cooperazione tra pubblico e privato e ridurre con urgenza il divario di competitività. È questa la strada maestra per affrontare le transizioni che stanno rimodellando l'economia": è il messaggio centrale del documento
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