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Salvini: "Con le microspie dai magistrati vorrei sapere quanti resterebbero"

Salvini: "Con le microspie dai magistrati vorrei sapere quanti resterebbero"

"Se ogni indagato si dimette l'Italia si ferma domani". Nordio: "Una bestemmia dire che debba dimostrare la sua innocenza"

VENARIA REALE, 10 maggio 2024, 18:13

Redazione ANSA

ANSACheck

Toti e Salvini - RIPRODUZIONE RISERVATA

   "La magistratura faccia quello che deve fare, ma se ogni indagato si dimette l'Italia si ferma domani". Così il vicepremier Matteo Salvini alla Reggia di Venaria, nel Torinese, risponde a chi gli chiede della vicenda giudiziaria che ha portato agli arresti domiciliari del governatore della Liguria Giovanni Toti. "Vorrei sapere - ha aggiunto il leader leghista - se ci fossero microspie negli uffici di qualche magistrato, per quanto tempo continuerebbe a fare il magistrato".

   "Mi sono già espresso sul caso Toti, non tanto come ministro ma come magistrato. Occorre avere sempre cautela e rispetto, attenderemo i risultati di un'eventuale impugnazione. Mi ha colpito che qualcuno si attende che sia l'indagato a dimostrare la sua innocenza, questa è una bestemmia in una civiltà democratica. È l'accusatore che deve dimostrare la colpevolezza dell'indagato. Aspettiamo gli esiti di questa fisiologica dinamica del processo". Così il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, rispondendo a una domanda a margine del G7 a Venezia, in merito all'inchiesta di Genova, che ha portato agli arresti del governatore della Liguria.

 

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

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