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Acciacchi da impiegati per gli scribi dell'Antico Egitto

Acciacchi da impiegati per gli scribi dell'Antico Egitto

Mal di schiena e ossa per postura scorretta e azioni ripetitive

28 giugno 2024, 10:29

di Elisa Buson

ANSACheck
Gli scribi dell’Antico Egitto soffrivano di acciacchi simili a quelli dei moderni impiegati (fonte: Mindy McAdams, Flickr CC BY-NC-ND 2.0) - RIPRODUZIONE RISERVATA

Gli scribi dell’Antico Egitto soffrivano di acciacchi simili a quelli dei moderni impiegati (fonte: Mindy McAdams, Flickr CC BY-NC-ND 2.0) - RIPRODUZIONE RISERVATA

Gli scribi dell’Antico Egitto soffrivano di acciacchi simili a quelli dei moderni impiegati che fanno una vita sedentaria da ufficio: la postura scorretta e i compiti ripetitivi provocavano già allora degenerazione della colonna vertebrale e delle spalle, ma anche di varie articolazioni come quelle della mascella e delle dita delle mani. Lo dimostra lo studio pubblicato sulla rivista Scientific Reports dai ricercatori del Museo Nazionale e dell'Università Carolina di Praga.

Gli studiosi hanno esaminato i resti scheletrici di 69 uomini, di cui 30 scribi, sepolti nella necropoli di Abusir, in Egitto, tra il 2.700 e il 2.180 a.C. Le analisi hanno permesso di rilevare degenerazioni delle articolazioni che erano più comuni tra gli scribi rispetto agli uomini con altre occupazioni. Queste alterazioni colpivano in particolare le articolazioni della mandibola, la clavicola destra, la parte superiore dell'omero destro, il primo osso metacarpale del pollice destro, la parte inferiore del femore e la colonna vertebrale, in particolare nella parte superiore.

Modificazioni ossee indicative di stress fisico causato da azioni ripetitive sono state individuate anche nell'omero e nell'anca sinistra. Altre anomalie tipiche degli scribi erano delle rientranze su entrambe le rotule e l'appiattimento di un osso nella parte inferiore della caviglia destra.

Secondo gli autori dello studio, le malformazioni della colonna vertebrale e delle spalle potrebbero essere dovute al fatto che gli scribi trascorrevano molte ore seduti a gambe incrociate con la testa in avanti e senza supporto per le braccia. Tuttavia, alterazioni di ginocchia, anche e caviglie potrebbero indicare l'abitudine di sedersi con la gamba sinistra in posizione inginocchiata o incrociata e la gamba destra piegata con il ginocchio rivolto verso l'alto, in una posizione accovacciata documentata da statue e disegni dell'epoca.

La degenerazione delle articolazioni della mandibola potrebbe essere riconducibile alla masticazione dei gambi di giunco con cui si ottenevano dei pennelli per scrivere, mentre la degenerazione del pollice destro potrebbe essere dovuta all'impugnatura delle penne.

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

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