Ricorre al Riesame contro
l'ordinanza di custodia cautelare in carcere, attraverso il suo
difensore, il conduttore radiofonico Andrea Piscina, 25 anni,
arrestato il 13 giugno per produzione di materiale
pedopornografico e violenza sessuale. E l'udienza davanti ai
giudici, per discutere l'appello della difesa sulla revoca della
misura, è stata fissata per il 2 luglio.
L'ormai ex speaker, assistito dall'avvocata Valentina Di
Maro, si era avvalso della facoltà di non rispondere
nell'interrogatorio di garanzia davanti al gip Ileana Ramundo.
Secondo le indagini del pm di Milano Giovanni Tarzia e del
nucleo specializzato sui crimini informatici della Polizia
locale, di minori adescati in rete da Piscina, che è stato
subito sospeso da Rtl 102.5, al momento ne sono stati
individuati due, ma sarebbero molti di più, decine, forse anche
centinaia. Sui dispositivi del giovane, infatti, che era pure
allenatore in una polisportiva, sono state trovate oltre mille
immagini, che sarebbero riconducibili a bambini di età compresa
tra i 9 e i 14 anni.
A dare il via all'indagine era stata una denuncia presentata
la scorsa estate dalla madre di un ragazzino che frequentava la
polisportiva. Molti altri minorenni sarebbero stati contattati
sulle piattaforme Instagram e Omegle, tra il settembre del 2021e
il giugno del 2023, dal 25enne, il quale si serviva dei falsi
nomi "Alessia", "Anna" e "Sara" per indurli a compiere atti
sessuali nel corso di chat e videochiamate che, da quanto
accertato, avrebbe poi registrato.
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