Nexi ha chiuso il primo trimestre
dell'anno con ricavi per 781,6 milioni di euro, in crescita del
6% sullo stesso periodo del 2023, un ebitda in aumento dell'8,6%
a 361,7 milioni e un margine dell'ebitda sui ricavi che sale di
112 punti base, al 46%.
I risultati sono superiori al consensus degli analisti, che
si attendevano ricavi per 776 milioni e un ebitda di 355
milioni, e consentono a Nexi, che nel trimestre ha ridotto
l'indebitamento finanziario da 3 a 2,8 volte l'ebitda, di
confermare la guidance per l'esercizio 2024.
La paytech italiana ha anche annunciato la partenza del piano
di riacquisto di azioni da 500 milioni di euro. "E' solo il
primo passo di un processo che a un certo punto porterà a pagare
dividendi ma questo dipenderà dal prezzo dell'azione", ha
spiegato il cfo Bernardo Mingrone, secondo cui il buyback
potrebbe essere completato "prima" del termine di 18 mesi
previsto dalla delega assembleare. Nexi, ha ribadito, è in grado
di generare una cassa "sufficiente" per sostenere gli
investimenti, finanziare l'M&A, ridurre il debito e remunerare
gli azionisti.
Per quanto riguarda Banca Sabadell, oggetto di un'opa ostile
da parte di Bbva e con la quale Nexi sta finalizzando una
partnership strategica nei pagamenti in Spagna, "stiamo
monitorando la situazione ma allo stesso tempo siamo molto
tranquilli", ha detto il ceo Paolo Bertoluzzo, ricordando che
nel contratto ci sono "una serie di previsioni standard che
regolano la situazione in caso di cambio di controllo nel
miglior interesse di tutti gli azionisti".
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